COMUNITÀ OSPITALE DI NORBELLO

NORBELLO

Il borgo dal volto scuro di basalto

Al centro della Sardegna sorge l’antico borgo di Norbello. Il borgo è situato a est sul vasto tavolato basaltico della regione storica del Guilcier ed è incastonato tra le verdeggianti vallate del Rio Siddo, che poco più avanti termina il suo corso nell'Omodeo, e quella di Chenale. In particolare si adagia sulla valle del Siddo Domusnovas Canales, graziosa frazione di Norbello dove si respira maggiormente l'atmosfera tranquilla e semplice dei piccoli borghi. Da Norbello il panorama spazia sulla regione vulcanica del Montiferru, sulla catena montuosa del Marghine, sul massiccio del Gennargentu e sul Lago Omodeo.

Il verde di una natura lussureggiante colpisce non appena si arriva a Norbello. Un colore che contrasta con il volto scuro della pietra locale, il basalto, che viene utilizzato in innumerevoli situazioni: nell’esterno e nell’interno di abitazioni private, pubbliche ed edifici religiosi, nella piccola e grande oggettistica, nella decorazione di spazi pubblici come piazze e monumenti. Un retaggio che viene dal lontano passato, quando i nostri antenati si costruivano le case e le tombe sfruttando l’abbondante presenza del basalto in loco.

Il territorio di Norbello è infatti abitato con continuità sin dagli albori della civiltà umana grazie alla sua posizione strategica e alla sua terra generosa e fertile. Le origini di Norghiddo, l'antico nome del borgo fino all'800, e di Domusnovas Canales sono riccamente testimoniate dai numerosissimi e importanti monumenti archeologici risalenti già all'epoca neolitica, come attestano le domus de janasdel territorio, costellato inoltre di oltre trenta nuraghi e undici tombe dei giganti. Si segnalano anche seifonti sacre, diciassette siti recanti urne cinerarie, sette piccoli dolmen e tracce di ventitrè villaggi appartenenti a diverse epoche. Per quanto riguarda gli edifici religiosi, meritano una visita la chiesa medievale di Santa Maria della Mercede, la parrocchia dedicata ai patroni Giulitta e Quirico, la chiesetta di San Giovanni Battista e la chiesa campestre di San Giuliano di Domusnovas Canales. Tappa obbligatoria per le escursioni fuori dal centro abitato sono le Cascate di Liune e la defunta Quercia Millennaria. Sempre fuori dal perimetro urbano è possibile andare alla scoperta dei ruderi dell'antico e scomparso villaggio medievale di Sella, le cui vicende sono strettamente legate al Giudicato d'Arborea e alla storia di Norbello.

Le arcaiche origini di Norbello rivivono nelle tradizioni che gli abitanti del borgo portano avanti: rievocazioni di eventi medievali e di un saper fare ormai in disuso che spesso si intreccia con l’enogastronomia, a base di genuini e saporiti prodotti agro-pastorali. L’anno solare della comunità è scandito dal ripetersi di ricorrenze, sia religiose che civili, in gran parte legate al susseguirsi delle stagioni e dunque al ciclo della natura.

La natura fertile e generosa del territorio norbellese permette ai suoi abitanti di dedicarsi alla cura di vitigni che producono un buon vino da tavola e dal mosto si ricava anche un delizioso sciroppo, sa sapa, alla base di alcuni dolci tipici, che in alternativa si può ottenere anche dai fichi d’India. Un altro prodotto del tutto naturale è la gustosa e versatile antunna, fungo tipico della zona. Sia sa sapa che s’antunna sono i protagonisti di due sagre organizzate ormai da diversi anni dalla ProLoco.

Borgo dal volto scuro del basalto, Norbello è anche un paese di artigiani, lavoratori della pietra, del legno e del ferro e di tanti altri materiali che si prestano all’ingegno norbellese. Oltre a coloro che fanno gli artigiani di mestiere, Norbello possiede un folto numero di hobbisti che si dilettano nella lavorazione di stoffe, metalli, cestini, pietre varie per la realizzazione di manufatti tipici e talvolta originali. 

 

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