Esploreremo una zona di grande interesse storico e naturalistico, in particolare per la presenza delle antiche miniere ormai abbandonate
Una suggestiva camminata alla scoperta delle antiche miniere di Berceto, partendo da Corchia e spingendosi fino alla sommità del Monte Binaghe fra bellissimi paesaggi e natura incontaminata. Da qui, a 1159 m d'altezza, si può godere di una splendida vista sulla Val Cognea e sulla Val Manubiola, mentre dagli affascinanti agglomerati del Colle Museriri e del Groppo della Donna la visuale si apre verso Berceto e la Val Taro. Il Colle Museriri, con i suoi 1044 metri, è un'altura che precipita verso sud-est con uno scosceso versante che degrada verso la Val Taro con pendii boscosi, mentre nel versante del Manubiola si scopre invece una delle cime più interessanti, il Groppo Maggio, una montagna ofiolitica che precipita verso la valle con suggestive pareti e contrafforti rocciosi. Sulla strada del ritorno scopriremo infine le antiche miniere di Berceto e visiteremo il borgo di Corchia dove potremo ristorarci con una gustosa merenda.
Tutta l'area è una zona di interesse storico e naturalistico, in particolare per la presenza delle antiche miniere di Berceto, ormai abbandonate. Furono i Farnese, alla metà del XVI secolo, a dare inizio alla storia mineraria di Corchia, frazione di Berceto, sperando di trovare giacimenti d'oro sulle pendici del Groppo Maggio. Non trovando traccia del metallo, le cave furono abbandonate per circa tre secoli fino al 1856, quando si iniziò di nuovo ad estrarre. Soltanto alla fine del XIX secolo però ebbe inizio una consistente estrazione consistente di solfuro di ferro, rame e zinco. Nel 1937 furono costruite due piccole ferrovie minerarie e successivamente una polveriera per contenere gli esplosivi e una teleferica. Le antiche miniere di Berceto vennero chiuse definitivamente nel 1943 e oggi è possibile visitarne alcune.
Un'esperienza completamente personalizzata in compagnia di uno storico che ti racconterà tutte le peculiarità della zona.
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